venerdì, Maggio 9, 2025
TheSpot.news
  • Arte
  • Attualità
  • Cinema
  • Cultura
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
No Result
View All Result
TheSpot.news
No Result
View All Result

L’isola del castigo dove le ragazze incinte venivano lasciate morire

Monica Straniero by Monica Straniero
19 Luglio 2018
in L'Intervista
Reading Time: 3 mins read
0
L’isola del castigo dove le ragazze incinte venivano lasciate morire
631
SHARES
3.5k
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsappCondividi su Telegram
Il popolo Abakiga, noto anche come popolo delle montagne, vive tra il Ruanda settentrionale e il sud dell’Uganda. In questa area rurale nel cuore dell’Africa circa un secolo fa il valore di una giovane donna era determinato dalla sua verginità. Le ragazze che restavano incinte prima del matrimonio rappresentavano una vera e propria disgrazia per le loro famiglie. Secondo la tradizione, confinarle sull’isola di Akampene, che nella lingua locale significa Punizione, era l’unica via d’uscita per riguadagnare il rispetto della comunità. Su questo minuscolo fazzoletto di terra sul lago Bunyonyi, le cui rive oggi sono in gran parte già sommerse, le donne trovavano la morte per fame o annegamento. Un destino atroce a cui riuscivano a sottrarsi solo nei casi in cui un uomo che non aveva mucche per pagare la dote andava sull’isola a cercare moglie.
A raccontare la storia delle poche sopravvissute a questa barbara usanza, è il documentario diretto da Laura Cini, “Punishment Island”.  TheSpot.news ha intervistato la regista.
Perché hai voluto girare un documentario su questa storia?
Il tema mi ha attratto perché quella dell’isola mi sembravano una metafora calzante per tutte le donne che subiscono violenza. Inoltre perché c’era molto mistero intorno alla storia che veniva raccontata come una leggenda e ho pensato che qualcuno dovesse appurare i fatti perché se erano morte delle donne su quell’isola era giusto che ce ne fosse almeno traccia e memoria.
Cosa hanno raccontato le donne che sono riuscite a salvarsi?
Sono storie molto diverse. Una donna è stata 4 giorni da sola, un’altra è stata due mesi ed erano in diverse. Quest’ultima ci ha raccontato di averne viste due morire mentre era sull’isola, di aborto e di stenti. Si dividevano il poco cibo che trovavano o qualcuno gettava loro, e cantavano insieme la notte per farsi coraggio, ma quando si avvicinava un uomo in canoa, urlavano e si mettevano in mostra per essere scelte. Ci ha raccontato che due sono state salvate prima di lei che è stata la terza ad andarsene lasciandolo li altre ragazze che erano probabilmente alla fine dei loro giorni.
Sembra che oggi il terrore del passato sia stato sepolto e, per alcuni, dimenticato e l’isola si sia trasformata in un luogo tranquillo per i turisti
L’isola ha ancora oggi un aspetto molto sinistro, è quasi completamente invasa dall’acqua e secondo la gente del posto sprofonderà del tutto tra pochi anni. Sì, le guide locali ci portano i turisti, ma devo dire che da quando ho fatto le ricerche e il documentario, l’interesse della gente per la loro storia è cresciuta molto. Recentemente la gente ha lottato molto per liberare l’isola da un privato che l’aveva recintata come proprietà privata e aveva cominciato a costruirci un bar… Ma la gente l’ha rivendicata come un luogo di cultura e memoria e l’hanno liberata.
Quali difficoltà hai incontrato durante le riprese del film?
Non ho avuto grandi problemi a farmi raccontare le storie dalle donne, anzi sembrava fossero molto contente che qualcuno si fosse interessato a loro e alla loro vicenda. Tuttavia ci sono grandi problemi culturali, direi che c’è ancora una fortissima cultura post-coloniale di dipendenza dagli occidentali ed è difficile creare rapporti in cui il denaro non sia alla base. Io dovevo mantenere la mia etica da documentarista e ho dovuto lottare parecchio in questo senso. Nelle comunità dove non arrivano turisti, questo però non è stato un problema.
Come sono oggi le condizioni di vita delle donne in Uganda?
Le donne in Uganda hanno ancora enormi problemi riguardanti il matrimonio, la dote, le gravidanze. La piaga sociale più grave è quella relativa ai matrimoni precoci, tantissime ragazze ancora in età scolastica vengono unite in matrimonio ad uomini molto più anziani in cambio della dote. La dote continua ad essere il più grande valore di una donna.
L’Italia non ha ancora superato culturalmente il patriarcato. Il sistema culturale maschilista con cui siamo cresciuti si è solo modificato. Cosa si può fare per un reale cambiamento culturale, di atteggiamenti e di comportamenti per contrastare la violenza sulle donne?
Sì. Sono solo una regista che fa documentari su temi sociali, non sono un’esperta di temi di genere. Ma direi che si dovrebbe partire dall’educazione dei figli maschi, in famiglia e a scuola. E si dovrebbe investire di più sui centri di accoglienza per le donne che subiscono violenze; luoghi sicuri e protetti dove poter rifugiarsi nell’emergenza e avere un supporto psicologico che le faccia tornare a essere protagoniste della propria esistenza. Insomma una rete sociale che le faccia sentire forti e non sole.
Tags: AfricaAkaAkampeneL'Isola del CastigoUgandaviolenza sulle donne
Share252Tweet158SendShare
Previous Post

Non nel mio quartiere, il documentario contro la gentrificazione

Next Post

“Against All Odds” la vera storia di Charity Resian che ha sfidato l’infibulazione

Monica Straniero

Monica Straniero

Ti potrebbero interessare

Corpi Mimetici di Krzysztof Zanussi
L'Intervista

Krzysztof Zanussi: “La nostra civiltà è fragile, ma il cinema può aiutarci a capire chi siamo”

by Monica Straniero
21 Novembre 2024
Intervista con Isabella Briganti, protagonista di Holy Shoes
L'Intervista

Intervista con Isabella Briganti, protagonista di Holy Shoes

by Monica Straniero
6 Luglio 2024
Jacob Elordi Talia Ryder protagonisti di Sweet East credit Biografilm
L'Intervista

Sweet East: Un viaggio straordinario nell’America alternativa

by Caterina Sabato
25 Giugno 2024
Barbara Ronchi protagonista del film Non Riattaccare
L'Intervista

Torino Film Festival: Intervista a Manfredi Lucibello, regista di Non Riattaccare

by Alessio Accardo
5 Dicembre 2023
Intervista a Laura Morante: Alda Merini non era folle
L'Intervista

Intervista a Laura Morante: Alda Merini non era folle

by Alessio Accardo
1 Dicembre 2023

Seguici sui social

Video

Currently Playing

“Ho cercato di liberarmi dalle sovrastrutture” – Angela Baraldi torna con 3021

Angela-Baraldi-ph-©-Claudia-Pajewski-Caravan

“Ho cercato di liberarmi dalle sovrastrutture” – Angela Baraldi torna con 3021

Cultura
Red carpet , vip al tappeto

Vip al Tappeto: Il caos sul red carpet!

Eventi
Better man di Robbie Williams

Anteprima italiana di Better Man di Robbie Williams

Cinema

Da leggere

Il mondo di Cesare Zavattini secondo Gianfranco Pannone

Il mondo di Cesare Zavattini secondo Gianfranco Pannone

25 Giugno 2018
Elisa Amoruso racconta il mondo delle baby modelle

Elisa Amoruso racconta il mondo delle baby modelle

19 Ottobre 2019

Non perderli

Beabaleari (Diana Tejera e Beatrice Tomassetti) in un’immagine promozionale del nuovo album Nei sogni non si muore
Musica

Beabaleari, il viaggio immobile di “Itaca è il divano”

9 Maggio 2025
Felicissima Jurnata©Laila Pozzo
Teatro

La felicità dei sommersi Putéca Celidònia porta in scena la poesia dell’invisibile

9 Maggio 2025
Gusta Bar a Roma
Sapori&Gusto

Sotto le stelle di Città del Sole, tra motori e maritozzi

9 Maggio 2025
Quartiere Pigneto
Sapori&Gusto

Nel cuore di Roma, il vino naturale si intreccia alla vita di quartiere

9 Maggio 2025
Blanco Piangere a 90
Musica

Blanco torna con “Piangere a 90”

8 Maggio 2025
La copertina di “Professione Press Agent” di Pierluigi Manzo, edito da Les Flâneurs Edizioni
Libri

Professione Press Agent: dentro la macchina dello spettacolo

5 Maggio 2025
thespot-sito

Privacy Policy - Cookie Policy - Contatti

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018
© restyling di Studio Campisi per TheSpot.news .

TheSpot.news
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Arte
  • Attualità
  • Cinema
  • Cultura
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018
© restyling di Studio Campisi per TheSpot.news .