In concorso alla Berlinale 2018 “Damsel“, la commedia western dei fratelli David e NathanZellner con Robert Pattinson e Mia Wasikowska. In conferenza stampa i due attori hanno ribadito il loro sostegno alla campagna #MeToo contro gli abusi sulle donne. Un momento che non è bastato tuttavia a salvare un film fondamentalmente fragile e sconclusionato.
Sembra ormai che nessun grande festival possa sopravvivere senza la presenza dei protagonisti della saga Twilight. In Damsel, Pattinson interpreta il giovane Samuel Alabaster che accompagnato da una chitarra, un pony in miniatura e un predicatore ubriacone, Robert Foster, intraprende una missione suicida attraverso il selvaggio West per liberare la sua bella Penelope dalle grinfie di un rapitore.
Questa in sostanza la trama del western anni 50 dei fratelli Zellner. “Volevamo fare un film drammatico ma anche sentimentale, precisano i registi in conferenza stampa. “Il comico e il paradossale erano fondamentali per non cadere nella trappola dei clichè del cinema di frontiera esmontare in particolarelo stereotipo che nei western vuole le donne deboli e oggetto del desiderio maschile. Nel nostro film la donna si rivela invece una figura molto forte. E’ tempo che gli uomini comincino ad imparare ad accettare un no”.
Perchè Penelope non è la damigella che ha bisogno di essere salvata da un eroe come suggerirebbe il titolo. “Mi piace tanto questa donna – spiega la Wasikowska. “Penso che abbia a che fare con una nuova consapevolezza che le donne devono essere viste in modo diverso rispetto al passato, non solo nel cinema ma in tutti i campi della società. E’ ora di mostrare donne determinate e coraggiose, capaci di affrontare le avversità della vita”.
Mia Wasikowska (foto: Lavinia Pinzari)
Robert Pattinson che ha fatto una carriera veloce dopo un’adolescenza trascorsa sul set di“Twilight”, ripropone il ruolo dell’ inguaribile romanatico che crede ancora in una visione poetica dell’amore. Basti dire che non assomiglia affatto ai cowboy robusti ed abbronzati a cui il genere ci ha abituato. “Anche se nella realtà l’amore è molto più complicato”, confessa l’attore britannico in conferenza stampa dove si è presentato spettinato, con una t-shirt blu scuro e improbabili pantaloni gialli. E questo per la felictà dei fotografi.
Robert Pattinson (foto: Lavinia Pinzari)
La prospettiva del genere rimane l’unico aspetto interessante di un film affollato di uomini che si comportano come dei completi idioti. Anche l’unico uomo indigeno (Joseph Billingiere) non può che scuotere la testa per la stupidità dei suoi compagni . Nel tentativo convulso di essere originali i fratelli Zellner si perdono nella loro vanità con un film che nel giro di pochi minuti scivola sul crinaledella parodia di un western femminista e finisce per i togliere forza al messaggio, di smorzarne l’urgenza.
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