In scena il teatro fisico, frontale di Emma Dante, che si confronta con Le baccanti di Euripide, ultima tragedia del teatro greco. Corpi seminudi, immagini dissonanti, un testo lontano e terribile sul confronto fra umano e divino, incarnati nei corpi degli attori. Un lavoro plurale, inquieto,
che porta in scena la violenza delle relazioni fra i sessi.