Senza auto, senza confini, senza compromessi. Solo bici, musica e libertà. È successo davvero: Lorenzo Jovanotti ha trasformato l’estate 2025 in un’avventura a due ruote con il primo #BikeConcert della storia, un evento unico, sold out in 34 minuti, che ha portato 5.000 persone ai piedi delle Alpi Giulie, rigorosamente in sella, per un live senza precedenti.
Il palcoscenico? Il No Borders Music Festival, tra Italia, Austria e Slovenia, dove il cantautore di Cortona ha messo in scena un’idea folle e geniale: pedalare verso la musica, fondendo le sue tre grandi passioni – suono, bici, natura – in un’esperienza collettiva che sa di futuro.
Il viaggio è partito da lontano: Lorenzo ha inforcato la bici da Cortona e ha pedalato fino a Tarvisio con una comitiva d’eccezione. Accanto a lui: l’ex ct e oro olimpico Paolo Bettini, il campione Daniele Bennati, la “Cheffa” Maria Vittoria Griffoni da Jesi, il fisio-biker Fred Morini, e il fido compagno d’avventura Augusto “Gus” Baldoni. Più che una band, un peloton.
Alle 14:15 spaccate, la musica ha preso il sopravvento con la J Street Band al completo: Saturnino al basso, Noochie Rigano alle tastiere, Viterbini, Santarnecchi, Di Angilla, Kalifa Kone, B-Dog Landolfi, e una sezione fiati capitanata da Gianluca Petrella. Alle voci, le energiche Micol Touadi, Jennifer Vargas, Morris Pradella (anche alla chitarra). Un ensemble da cardiopalma, sospinto dal vento, dal sole e pure da un po’ di pioggia benedetta.
Il set è stato un’esplosione di ritmo e visione, tra storici cavalli di battaglia e pezzi tratti da Il corpo umano Vol. 1, incluso il singolo Occhi a cuore, rielaborati nella nuova veste live tratta dall’album JOVA! LIVE! LOVE! (Island/Universal), che ha infiammato i palazzetti italiani con 591.123 spettatori in 54 date da tutto esaurito.
Ma questo non era solo un concerto. Era una proclamazione di libertà, un manifesto ecosostenibile a tutto volume. Il #JovaBikeParty è stato un gesto simbolico e concreto insieme: per cambiare ritmo, per cambiare strada. Un rave gentile dove si balla sui pedali, si canta in salita e si scende a tutta nelle emozioni.
Un sogno a due ruote diventato realtà. E ora che il futuro ha iniziato a suonare, chi ha ancora voglia di restare fermo?