Dove la musica incontra la storia, nascono eventi destinati a lasciare il segno. E sabato 19 luglio, a BOP – Beats of Pompeii 2025, sarà la volta di un’icona della musica mondiale: Nick Cave. Il cantautore australiano, anima inquieta e poetica del rock contemporaneo, torna in Campania dopo vent’anni con un’esibizione unica nel cuore dell’antica Pompei. Un solo-concert al pianoforte, arricchito dalla presenza raffinata di Colin Greenwood, bassista dei Radiohead.
Dimenticate i Bad Seeds: questa volta il “Re Inchiostro” si presenta nudo e crudo, voce e pianoforte, accompagnato solo da linee di basso essenziali, a rendere ancora più intensa l’atmosfera sospesa dell’Anfiteatro romano. Il concerto – attesissimo e già sold out – inizierà alle 21:15, nella cornice notturna che ha già accolto mostri sacri come Jean-Michel Jarre, Ben Harper, Gianna Nannini, Dream Theater, Antonello Venditti, Stefano Bollani e Jimmy Sax.
Nick Cave non ha bisogno di presentazioni: 67 anni di intensità artistica, un percorso che attraversa punk, blues, letteratura e cinema. Ex leader dei Birthday Party, fondatore dei Bad Seeds, autore visionario, attore e regista, ha scritto pagine fondamentali della musica degli ultimi quarant’anni. La sua voce – baritonale, crepuscolare – e i suoi testi – taglienti, spirituali, profondi – ne fanno un artista unico nel suo genere.
BOP 2025, il festival che fa risuonare Pompei al ritmo dei grandi nomi internazionali, continua così a celebrare l’incontro tra musica e cultura. L’Anfiteatro si conferma tempio vibrante dell’arte contemporanea, seguendo la scia dei leggendari Pink Floyd che nel 1971 resero immortale il connubio tra rock e rovine romane.
Ma il viaggio sonoro non si ferma qui. I prossimi appuntamenti del festival alzano ancora l’asticella: il 24 luglio salirà sul podio il Maestro Riccardo Muti, mentre il 25 luglio sarà il turno di Bryan Adams, che porterà a Pompei il suo rock classico in versione unplugged. Il 29 luglio toccherà all’eclettica Serena Rossi e, a chiudere la rassegna, il 5 agosto, saranno i Wardruna con il loro sound nordico e rituale.
BOP – Beats of Pompeii è più di un festival: è un progetto culturale che unisce istituzioni, musica e archeologia. Con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Parco Archeologico di Pompei, della Regione Campania e del Comune di Pompei, l’iniziativa è diretta da Giuseppe Gomez e organizzata da Blackstar Entertainment e Fast Forward. Un format che dimostra come, in Italia, la valorizzazione del patrimonio possa dialogare con le più alte espressioni artistiche del presente.