Il Riviera International Film Festival di Sestri Levante, Valeria Golino ha ricevuto l’Icon Award, lo stesso riconoscimento assegnato il giorno prima a Matteo Garrone, e già in passato a nomi come Susan Sarandon e Casey Affleck.
La motivazione ufficiale parla di “protagonisti del cinema”, ma quello che Golino ha portato al RIFF è qualcosa di più: un modo diverso di intendere lo sguardo sul mondo. Quello che ha messo al centro della serie L’arte della gioia, tratta dal romanzo di Goliarda Sapienza – scrittrice scomoda, trasgressiva, dimenticata a lungo. Una storia che attraversa decenni e parla di autodeterminazione sessuale, maternità non convenzionale, potere femminile.
Nel corso dell’incontro tenuto al Duferco Lounge, insieme a Nils Hartmann, Golino ha raccontato il dietro le quinte di una serie che ha conquistato 14 nomination ai David di Donatello, vincendone tre, tra cui quella alla miglior sceneggiatura non originale firmata da Stefano Sardo. Un progetto rischioso, ambizioso, che ha portato in TV una protagonista femminile in grado di incarnare tutte le contraddizioni del nostro tempo: amorale e lucida, scandalosa e profondamente libera.
Accanto a Golino, nella stessa giornata, sono intervenuti anche altri nomi del cinema italiano: Donatella Finocchiaro, Matilda Lutz, Lele Marchitelli (compositore delle colonne sonore di La grande bellezza e Parthenope), e giovani registi in concorso, chiamati a confrontarsi con un’industria in trasformazione.
La scelta del RIFF di assegnare un doppio Icon Award – a Garrone per il suo Io Capitano, a Golino per una serie firmata da una donna su una donna – non è casuale. In un’Italia dove il racconto femminile cerca ancora spazio, e dove spesso le registe faticano a trovare ascolto, il festival ligure si schiera senza clamore, ma con chiarezza, a favore di uno sguardo più ampio, plurale, meno codificato.
Domani, domenica 11 maggio, si chiude il festival con gli incontri di Donato Carrisi, Pietro Terzini e l’ultima masterclass dell’attore britannico Rufus Sewell, seguita dalla cerimonia di premiazione.
Intanto, sul sito www.rivierafilm.org, è disponibile il programma completo: tra film, incontri e workshop, un festival che prova a mettere in dialogo il cinema con i cambiamenti culturali del nostro tempo.