C’è un momento preciso in cui l’arte torna a essere necessaria. Non per moda, non per algoritmo. Ma perché serve, come l’aria. Per Gianna Nannini, quel momento è adesso. In un’industria musicale che spesso si ripete, si copia, si impacchetta da sola per risultare appetibile, lei torna a fare quello che le riesce meglio: essere libera.
Lo fa con Panorama, il nuovo singolo appena uscito, che non è solo un anticipo dell’estate o una hit da playlist. Dentro c’è il cuore pulsante della sua musica, quella stessa grinta ruvida che negli anni l’ha resa irrinunciabile per chi nel rock cerca un’identità e non un’estetica. Su una base dritta, martellante, Panorama racconta un desiderio che brucia, che corre, che si lascia addosso come vento su pelle nuda. Nessuna concessione al compromesso, nessun abbellimento. Solo la voce, graffiante e nuda, che si impone.
È un ritorno che arriva a pochi giorni dal concerto-evento del 26 giugno al Circo Massimo, una data che non è solo una performance, ma un rituale collettivo. Perché a differenza di molti altri, Gianna è sempre stata una forza: irregolare, autentica, a volte scomoda. E oggi, nel pieno della maturità artistica, sembra quasi più affilata di prima.

Ma Panorama è solo l’inizio. A luglio partirà il Sei nell’Anima – Festival European Leg 2025, una serie di live che porteranno Nannini nei principali festival d’Europa. Un tour che arriva sulla scia del progetto monumentale che porta lo stesso nome, Sei nell’anima, un concept che è anche un album, un film (disponibile su Netflix) e un libro autobiografico, ristampato proprio in questi mesi.
Come se non bastasse, a settembre arriveranno altri due eventi speciali: il 17 alla Reggia di Caserta, il 21 all’Arena di Verona. Quest’ultimo già sold out. Due luoghi-simbolo, che non hanno bisogno di scenografie aggiuntive. Perché con Gianna sul palco, tutto si riempie.
La sua storia parla di un’altra industria, di un’altra idea di artista. Una che non ha mai chiesto il permesso per esistere. Che ha vissuto ogni trasformazione – personale, politica, sonora – come un atto di verità. In tempi in cui molti rincorrono il presente, lei lo precede. E ora torna per ricordarci che il rock, quando è reale, non ha età.