C’è chi viene a Matera per la sua storia millenaria, chi per i suoi Sassi e chi, ormai, per un’altra ragione: Imma Tataranni – Sostituto Procuratore. La fiction, giunta alla quarta stagione, debutta il 23 febbraio su Rai 1 con la prima delle quattro nuove puntate, promette di mettere ancora più alla prova la sua protagonista. Indagini, sentimenti, scelte difficili: la tempesta che investe Imma è di quelle che lasciano il segno. Eppure, basta passeggiare per i vicoli della città per rendersi conto che, a essere cambiata, non è solo la sua vita. Matera, ormai, è anche il suo set permanente.
Ciò che rende Imma Tataranni unica è il modo in cui lega il poliziesco al racconto umano. Non c’è mai solo un’indagine: c’è una donna che, mentre insegue la verità, deve fare i conti con la propria. Questa stagione la mette di fronte a crimini spinosi e a una realtà personale ancora più intricata. Tra i casi più rilevanti, uno scandalo sanitario legato alla costruzione di un ospedale: un’indagine che la porta a scontrarsi con i poteri forti. Ma è sul fronte privato che le certezze si sgretolano: Pietro, il marito di sempre, e Calogiuri, il maresciallo che ha scosso il suo mondo, sono ai poli opposti di una scelta che Imma non può più rimandare.
“Dov’è lo studio di Imma Tataranni?” è la domanda che le guide turistiche sentono più spesso. La serie ha trasformato la città in una meta di pellegrinaggio per i fan. Il tribunale, il commissariato, le strade dove la protagonista cammina con il suo inconfondibile passo deciso sono entrati nell’immaginario collettivo. Matera è sempre stata un luogo che evoca storie, ma oggi il racconto della fiction si sovrappone a quello della città reale.
La trasformazione è evidente. Matera ora si divide tra la sua storia e la narrazione televisiva. Le due anime si intrecciano: c’è chi arriva per la serie e finisce per innamorarsi della città, e chi viene per Matera e scopre, quasi per caso, il fascino burbero e irresistibile di Imma.
Quello di Imma Tataranni è un fenomeno che non si esaurisce. La forza della serie sta nella sua capacità di raccontare personaggi veri, imperfetti, che si muovono in un mondo credibile. La quarta stagione lo dimostra: più che mai, la protagonista si trova in bilico tra l’istinto di proteggere gli altri e il bisogno di capire se stessa. Il pubblico la segue, si riconosce, si affeziona.
E intanto Matera resta lì, sospesa tra passato e presente, tra pietra e finzione, sempre più parte di una storia che, sullo schermo come nella realtà, continua a essere scritta.