George Clooney si prepara al suo debutto teatrale a Broadway con Good Night, and Good Luck, un adattamento dell’acclamato film del 2005 da lui stesso scritto, diretto e interpretato. L’atmosfera è quella dell’America anni ’50, quando il giornalismo radiotelevisivo vive la sua epoca d’oro e il leggendario Edward R. Murrow si confronta in diretta con il senatore Joseph McCarthy, smascherando un sistema alimentato da paranoia e propaganda. La tensione cresce, le parole diventano armi e la verità diventa un campo di battaglia.
Lo spettacolo, che andrà in scena al Winter Garden Theatre, racconta una storia universale: il potere e la stampa, la paura e il coraggio, l’individuo e la collettività. Clooney non è solo il protagonista, ma anche la mente dietro il progetto, e il suo rapporto con il giornalismo è una questione di famiglia: “Mio padre è stato anchorman per 40 anni. Noi crediamo davvero nell’idea di dire la verità al potere”, ha dichiarato l’attore.
Ma perché affrontare il teatro ora? “È incredibile”, ammette Clooney, “non recito in un’opera teatrale da 40 anni e non ho mai fatto Broadway. Ma forse è giusto, a 63 anni, affrontare qualcosa che non ti fa sentire con i piedi saldi per terra”. Una paura che si trasforma in adrenalina, in voglia di mettersi in gioco, in un’opportunità di crescita. Ed è proprio questa incertezza a rendere ogni replica unica, irripetibile.
L’attesissimo debutto avverrà il 12 marzo. Lo spettacolo avrà la forza di un’indagine giornalistica e l’intensità di un dramma umano, con Clooney al centro di un palcoscenico che potrebbe rivelarsi il più grande della sua carriera. Good Night, and Good Luck è uno no specchio di ciò che siamo stati e di ciò che continuiamo a essere.