In onda lunedì 20 e martedì 21 maggio in prima serata, la fiction è diretta da Lucio Pellegrini, su copione di Salvatore De Mola e Bernardo Pellegrini. Dietro il mantello dello scienziato geniale, si nascondeva un uomo tormentato, alle prese con numerosi ostacoli e sfide. Attraverso le vicende personali che emergono dalle pagine della storia, la miniserie ripercorre i momenti più bui della vita di questo giovane visionario. Le lotte contro il riconoscimento delle sue scoperte, le dispute con altri scienziati sull’invenzione delle onde elettromagnetiche, tutto ciò contribuiva a mettere a dura prova la sua determinazione e la sua fiducia in se stesso.
La trama si concentra sul 1937, un periodo di crescente tensione politica in Europa, con Marconi, interpretato da Stefano Accorsi, diviso tra la sua fede nella scienza e le pressioni del regime fascista italiano. Marconi si divide tra il suo laboratorio e il panfilo Elettra, dove vive con la moglie Maria Cristina e la loro amata figlia Elettra. Durante questo periodo, Marconi è tormentato da un conflitto interiore profondo. La sua ferma convinzione nel potere della scienza come strumento di progresso per l’umanità entra in contrasto con l’aggravarsi delle tensioni internazionali e il crescente isolamento politico dell’Italia. Inoltre, il suo rapporto con Mussolini, basato su una reciproca utilità fino a quel momento, inizia a incrinarsi, soprattutto a causa delle pressioni del regime e delle voci sulla possibile realizzazione di un’arma segreta.
L’escomatage narrativo a cui é ricorso il regista Pellegrino consiste in un’intervista un’intervista immaginaria condotta da una giornalista italo-americana, Isabella Gordon, interpretata da Ludovica Martino che in realtà collabora segretamente con il regime fascista, fornendo informazioni sul lavoro di Marconi al suo amante funzionario dell’OVRA.
L’intervista diventa cosi il filo conduttore per esplorare l’epica umana e scientifica di Marconi, partendo dai suoi primi esperimenti giovanili fino ai suoi successi più grandi, come la prima trasmissione senza fili e la trasmissione transoceanica. Questi avvenimenti storici sono ambientati in luoghi reali, con riprese effettuate in diverse location significative dell’Emilia-Romagna e del Lazio e in luoghi iconici legati alla vita di Marconi, come Villa Griffone e Palazzo Venezia, oltre a ricostruzioni fedeli di spazi importanti come il Panfilo Elettra, la casa-laboratorio di Marconi.
Spiega Accorsi: “Marconi costruiva ponti anziché muri. Nonostante fosse costantemente sotto controllo e spiato, per lui la libertà e la potenza delle idee erano fondamentali. Era estremamente attento alla comunicazione, anticipando il modo in cui ci si relaziona e persino curando il proprio stile nell’abbigliamento”.
Oltre alla serie, la Rai ha anche allestito una mostra dedicata al grande inventore presso la sede di Via Asiago, aperta al pubblico fino a febbraio.