giovedì, Ottobre 16, 2025
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
TheSpot.news
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
No Result
View All Result
TheSpot.news
No Result
View All Result

Biografilm 2023, Intervista agli autori di “Puri Sconosciuti”

Luisa Gabbi by Luisa Gabbi
20 Giugno 2023
in L'Intervista
Reading Time: 6 mins read
0
Biografilm 2023, Intervista agli autori di “Puri Sconosciuti”
614
SHARES
3.4k
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsappCondividi su Telegram

Antropologa, medico legale, anatomopatologa, Cristina Cattaneo ha ridato un nome e un’identità ai corpi dei sessanta migranti morti nel più grande naufragio il 18 aprile 2015 nel Canale di Sicilia, con oltre 900 dispersi, un’impresa quasi impossibile. E non solo a loro: al Labanof di Milano lei e il suo team sono impegnati nella continua ricerca di restituire identità e dignità ai morti senza nome, senza dimora, sexworkers, scomparsi. Dare quindi risposte alle loro famiglie, dare pace ai morti. A questa impresa, in un braccio di ferro costante con la burocrazia, tra autopsie, incroci di dati e database che non si parlano, è dedicato il film “Sconosciuti Puri (Pure Unknown)” di Valentina Cicogna e Mattia Colombo presentato per la sezione Concorso Internazionale al Biografilm Festival che ha voluto sostenere la battaglia di Cristina e del suo gruppo di lavoro assegnandole il Celebration of Lives Award 2023. 

Abbiamo parlato di “Puri sconosciuti” con i due autori, Valentina Cicogna e Mattia Colombo.

Come nasce l’idea di questo film?

Valentina Cicogna: “Ha radici lontane nel tempo. Fondamentalmente io sono una montatrice di documentari da tanti anni e sono anche sceneggiatrice. Stavo scrivendo un film di fiction ed era prevista una scena di autopsia. Per esser di non esser scrivere sciocchezze  e avendo in mano i libri di Cristina Cattaneo, sono andata all’obitorio a contattarla. Venivo dal lutto profondo per la perdita di mia madre, un processo che mi ha accompagnato per anni con domande sulla fine di una esistenza. A contatto con Cristina, abbiamo parlato molto dei morti senza nome e il pensiero di questa storia è rimasto con me a lungo. Mi ha permesso di capire che io stavo vivendo un privilegio. Non ci avevo assolutamente pensato. Sono passati anni prima di mettere a fuoco come

questo pensiero potesse diventare un film. In qualche modo questa idea è affiorata, e portando i libri di Cristina a Mattia abbiamo cominciato a lavorarci”.

Stiamo parlando di cose della vita molto importanti. Il vostro film si concentra molto sulla ricerca dell’identità, che riguarda la dignità della persona su cui si indaga, ma nello stesso tempo c’è anche il tema di permettere alle famiglie di avere risposte sui propri cari?

Mattia Colombo: “E importante se questo si evince dal film, legando lutto e identità. Si tratta di un percorso durato 8 anni, e anche noi siamo entrati dentro questo tema pensando più all’identità delle persone sconosciute, per poi scoprire poco alla volta che è giusto identificare le persone per la dignità di chi non c’è più, ma anche per dignità e rispetto dei vivi. Tu spettatore arrivi a questa consapevolezza alla fine, quando vedi la storia di una donna che cerca la sorella da 25 anni e attende una risposta. Quando si cerca di identificare uno scomparso a volte si sente dire ‘perché dannarsi tanto per i morti, quanto c’è tanto da fare per i vivi?’. In realtà ci si sta occupando dei vivi”.

“Puri Sconosciuti” può essere definito come un documentario di osservazione. Ci spiegate questa scelta?

Mattia Colombo: “E’ un po’ quello che ci piace fare sempre. Lavoriamo da tantissimi anni insieme per trovare una nostra voce. Ci piace stare nelle situazioni, non ricorriamo ad interviste, seguiamo la vita di tutti i giorni, anche dentro sala autoptica ci affidiamo agli accadimenti e narrazione. Il cinema di osservazione è anche di condivisione, è creare una relazione con le persone”.

Valentina Cicogna: “Creare una relazione è stato fondamentale soprattutto con Cristina e il suo team. Abbiamo rispettato completamente la loro intimità e quello che non vogliono che arrivino all’esterni, non compiamo forzature”.

Vogliamo spiegare come fa la professoressa Cattaneo a compiere un’indagine  a partire dal corpo, che è certo la mappa di ciò che ci è accaduto nella nostra vita ed è ciò che ci rimane addosso – mi viene da pensare a “Ain’t no” di Nina Simone. Ma come ricostruire l’identità a partire dal corpo?

Valentina Cicogna: “E’ un processo complesso, che parte sempre da un lato della storia. Un lato della storia è quello che riguarda il corpo senza nome e l‘altro riguarda la ricerca della persona scomparsa. Si tratta di mettere insieme i due lati della storia. Cristina non sarebbe tenuta a occuparsi di persone scomparse, basterebbe fermarsi a un esame superficiale per quello che viene richiesto. Invece lei fa un esame molto più approfondito, che va a cercare qualsiasi segno chirurgico o trauma, uno studio antropologico. Con il suo team inseriscono gli esiti in un database appositamente creato. Sono autorizzati a farlo, anche se non sarebbero tenuti a farlo e spetterebbe ad altre figure. Dall’altra metà della storia c’è la denuncia delle persone scomparse, che reca di solito dati anagrafici molto blandi. Anche questa parte dovrebbe finire anche nel database, ad opera di chi raccoglie l’esposto, ma spesso accade che non venga fatto”.

E queste inadempienze sono un problema, ma di chi è il database, dell’Interno?

 Valentina Cicogna: “Sì, e questo database permette l’incrocio dei dati. Andrebbe fatta quindi una grande sensibilizzazione, sulle forze dell’ordine, medici legali e tutti gli operatori di giustizia. Ancora più problematica è la situazione quando la denuncia fatta in un paese che non è l’Italia, come nel caso dei migranti scomparsi. E questo è un problema, perché, come dice Cristina, dal punto di vista scientifico con il database sarebbe una ricerca possibile”.

Con queste difficoltà la professoressa Cattaneo è riuscita a restituire il nome a persone sconosciute?

Mattia Colombo: “Sì, ce l’ha fatta. Se ci sono state 60 persone identificate nel grande naufragio del 18 aprile 2015 lo si deve a lei, costruendo una rete attorno al Labanof, solo diffondendo la voce attraverso associazioni. Esiste una realtà e una rete che si mobilitano e sono in grado di raccogliere dati prima della morte, per far combaciare i due lati della storia. E se pensiamo ad oggi a quanto accaduto a Kalamata…”

Veniamo allo stile del film documentario. Come mai la scelta di una cifra da crime story?  

Valentina Cicogna: “E’ una cifra che in realtà pratichiamo anche per una serie che stiamo realizzando. Ci ispiriamo alla grammatica del film di finzione e alle storie dei personaggi veri. Una cosa che abbiamo realizzato attraverso questo lavoro, è che attraverso la medicina legale, mondo non molto conosciuto, si apre una porta per comprendere uno stato di salute di una società. La medicina legale ti può dire molte cose sul tipo di violenza che c’è in  giro, sullo stato di diritto, è uno specchio della società. Abbiamo cercato di utilizzare in questo senso delle atmosfere crime, per indirizzare verso una cosa che va oltre”.

Mattia Colombo: “E poi Cristina è un po’ una detective, è costretta a colmare dei vuoti giuridici processuali per trovare delle possibilità di dare delle risposte. È molto difficile stabilire i confini tra chi fa cosa e sono confini labili quelli su cui si muove lei per trovare risposte”.

Cristina Cattaneo, il vostro personaggio  è stata scelta per l’Oscar del Biografilm Festival, Celebration of lives Award…

Mattia Colombo: “Siamo contentissimi e onoratissimi. Abbiamo sempre avuto il desiderio che il suo lavoro venisse riconosciuto!”.

In qualche modo “Sconosciuti Puri” è anche un manifesto a sostegno dell’impegno della professoressa Cattaneo per un protocollo operativo da adottare a livello europeo per rispondere a esigenze umanitarie?

Mattia Colombo: “Desideriamo che sia uno strumento perché la politica possa trovare delle soluzioni, perché esista un database europeo in cui sia possibile confrontare dati, denunce di scomparsa, persone migranti con i dati post mortem. E’ un’operazione tecnicamente molto semplice ed scientificamente provato che è possibile identificare le persone attraverso questi dati. Come dice Cristina, manca solo la possibilità di farlo”.

L’Audience Award | Concorso Internazionale, premio per il miglior film del Concorso Internazionale, va a Sconosciuti Puri di Mattia Colombo e Valentina Cicogna. Il documentario è dedicato alla figura della Dottoressa Cristina Cattaneo che da anni si impegna affinché la dignità dei defunti venga rispettata.

Tags: Biografilm Fest
Share246Tweet154SendShare
Previous Post

Rock in Roma 2023: Bresh sul palco di Capannelle

Next Post

Debutta oggi a Genova lo spettacolo teatrale “As you like it” regia di Roberta Torre

Luisa Gabbi

Luisa Gabbi

Ti potrebbero interessare

Corpi Mimetici di Krzysztof Zanussi
L'Intervista

Krzysztof Zanussi: “La nostra civiltà è fragile, ma il cinema può aiutarci a capire chi siamo”

by Monica Straniero
21 Novembre 2024
Intervista con Isabella Briganti, protagonista di Holy Shoes
L'Intervista

Intervista con Isabella Briganti, protagonista di Holy Shoes

by Monica Straniero
6 Luglio 2024
Jacob Elordi Talia Ryder protagonisti di Sweet East credit Biografilm
L'Intervista

Sweet East: Un viaggio straordinario nell’America alternativa

by Caterina Sabato
25 Giugno 2024
Barbara Ronchi protagonista del film Non Riattaccare
L'Intervista

Torino Film Festival: Intervista a Manfredi Lucibello, regista di Non Riattaccare

by Alessio Accardo
5 Dicembre 2023
Intervista a Laura Morante: Alda Merini non era folle
L'Intervista

Intervista a Laura Morante: Alda Merini non era folle

by Alessio Accardo
1 Dicembre 2023

Articoli + popolari

  • Pumbino

    Pumbino non ce l’ha fatta. E il suo addio commuove il web

    6958 shares
    Share 2782 Tweet 1739
  • Bob Dylan zittisce il pubblico dell’Auditorium di Roma

    2271 shares
    Share 908 Tweet 568
  • “Un uomo di nome Otto”: un’accattivante commedia con Tom Hanks

    2268 shares
    Share 907 Tweet 567
  • Under 30, il premio per i giovani attori italiani

    1878 shares
    Share 751 Tweet 469
  • Antoni Benaiges: Una storia di coraggio e memoria

    1660 shares
    Share 664 Tweet 415

Articoli recenti

Ciao, Varsavia con Carlotta Gamba

Intervista a Carlotta Gamba, attrice del corto “Ciao, Varsavia”

16 Ottobre 2025
Il cast di La Vita va cosi di Riccardo Milani. A.Baglio-V.Raffaele-G.I.Loi-D.Abatantuono-G.Cucciari@Claudio-Iannone

“La vita va così” di Riccardo Milani apre la Festa del Cinema di Roma

16 Ottobre 2025
Disegno VirzìOriginal_Francesco Valdiserri

#24FrameAlSecondo torna alla Festa del Cinema di Roma con “La mia battaglia”

15 Ottobre 2025
Good Boy di Ben Leonberg

Alice nella Città apre con “Good Boy”, l’orrore visto da un cane

15 Ottobre 2025
Taylor Swift

Taylor Swift, l’ennesimo primato di una popstar inarrestabile

14 Ottobre 2025
Pianeta Baleari

Pianeta Baleari, l’anima animale del teatro canzone

14 Ottobre 2025
Una madre accanto al figlio in un’incubatrice in un ospedale di Gaza. Dal film Inside Gaza.

“Inside Gaza”, la vita che resta sotto le macerie

14 Ottobre 2025
Festa Roma, in anteprima il docufilm “Pontifex” di Daniele Ciprì

“Pontifex”, Daniele Ciprì racconta la Chiesa come luogo di speranza

14 Ottobre 2025
Noemi

Noemi live a Roma il 20 dicembre: super ospiti e un grande show al Palazzo dello Sport

14 Ottobre 2025
Call my Agent su Sky dal 14 novembre

“Call My Agent – Italia” torna su Sky con la terza stagione

13 Ottobre 2025

thespot-sito

Privacy Policy - Cookie Policy - Contatti

  • Progetto
  • Contatti
  • Partner
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018

TheSpot.news
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018