Gli spiriti dell’Isola, il miglior film di Martin McDonagh

Ambientato su un'isola al largo della costa occidentale dell'Irlanda, Gli Spiriti dell’Isola segue due amici di lunga data, Pádraic (Colin Farrell) e Colm (Brendan Gleeson), che si trovano in una situazione di stallo quando Colm mette inaspettatamente fine alla loro amicizia.

Siamo nell’ aprile 1923 sull’isola irlandese di Inisherin, quando, di punto in bianco, Colm Doherty (Brendan Gleeson) decide che non vuole più essere amico di Pádraic Súilleabháin (Colin Farrell) . Non ha più tempo per le loro noiose conversazioni, dice, e preferisce concentrarsi sulla sua musica. L’altro non è pronto a rinunciare così facilmente all’amicizia di una vita, e tentare di ricucire i rapporti, un’impresa che si rivelerà  più ardua del previsto con risvolti raccapriccianti. 

Una miscela di battute spiritose e riflessioni filosofiche incisive unite alla sceneggiatura drammatica di Martin McDonagh, rende il film “Gli Spiriti dell’Isola tra i più accreditati per l’Oscar a cui è stato candidato per ben dove categorie.

La telecamera esplora con calma il ricco paesaggio costiero, gli animali, la vita comunitaria rurale, elementi che conferiscono al film un’atmosfera da favola. Il microcosmo idilliaco è di tanto in tanto interrotto dai suoni della guerra civile  che provengono dall’isola principale, l’Irlanda,  che incombe sullo sfondo. Di tanto in tanto si sentono colpi di fucile che tracciano  parallelismi con il conflitto tra i due amici. Accanto a cupi brani dell’opera tedesca, la colonna sonora del lungometraggio è composta da flauti e arpe inquietanti e una campana occasionale che si accompagna al canto mortale degli spiriti titolari. “Banshees of Inisherin” si riferisce alla canzone che Colm compone e suona con il suo violino.

I protagonisti sono schietti, hanno una  semplicità nella loro vita quotidiana e una manciata di desideri inespressi che Farrell e Gleeson riescono a portare sullo schermo in modo superbo. Gli spiriti dell’isola , al cinema dal 2 febbraio, è un ritratto delle vulnerabilità e dei desideri umani. Il film lascia gli spettatori con alcune domande. E’ più importante l’ambizione professionale o divertirsi con il tuo stupido amico davanti a un bicchiere di birra? Un’amicizia una volta compromessa può essere in qualche modo ricucita? Oppure, quando gli amici diventati nemici si feriscono a vicenda, potranno mai ritrovarsi?

Il film, vincitore di 3 Golden Globe, miglior film commedia o musicale, Miglior sceneggiatura (Martin McDonagh), Miglior attore in un film commedia o musicale (Colin Farrell) Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile (Colin Farrell) e del Premio Osella per la Migliore sceneggiatura (Martin McDonagh) alla 79°edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Autore dell'articolo: Monica Straniero