sabato, Dicembre 6, 2025
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
TheSpot.news
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione
No Result
View All Result
TheSpot.news
No Result
View All Result

40 anni dalla 194, ma c’è ancora da lottare

Luana Martino by Luana Martino
28 Maggio 2018
in Società
Reading Time: 3 mins read
0
40 anni dalla 194, ma c’è ancora da lottare
595
SHARES
3.3k
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsappCondividi su Telegram

Era il 22 maggio 1978 quando in Italia fu promulgata la legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza, dopo un’aspra battaglia che spaccò in due il Paese.

All’epoca, infatti, in risposta a grandi movimenti di donne che decisero di rifiutare la subalternità ad una condizione “di natura” e a un ruolo di sottomissione imposto dal modus vivendi sociale, si decise di legiferare. L’incarico fu affidato ai partiti di sinistra presenti in parlamento, in opposizione alla Democrazia Cristiana e al Movimento Sociale Italiano e contro l’ideologia del Vaticano (nonostante alcuni movimenti cristiani fossero schierati a favore della legge).

Quarant’anni dopo, però, le donne incontrano ancora molti ostacoli e il loro diritto a scegliere è tutt’altro che garantito. E’ tangibile il fatto che presentandosi in ospedali, consultori e farmacie di tutta Italia chiedendo di abortire o di avere la “pillola del giorno dopo”, la situazione sia davvero complicata e che l’aborto, oggi, risulti non facilmente realizzabile. Il nodo è quello dell’obiezione di coscienza di medici e infermieri. Secondo l’ultimo rapporto del ministero della Salute, infatti, con dati del 2016, i ginecologi obiettori nelle strutture in cui si praticano interruzioni di gravidanza sono oltre il 70%, con regioni dove si tocca il 90%.

Le donne stanno lottando in ogni parte del mondo – a riguardo, proprio in questi giorni in Irlanda ha trionfato il “sì” all’aborto con il 66,4% contro il “no” che si attesta al 33,6%-.  Si sono aggregate in movimenti indipendenti o strutturati che, tra le tante cose, promulgano la contraccezione gratuita, il pieno accesso all’aborto e l’educazione a una sessualità libera.
Anche ‘Non una di meno’, movimento transfemminista nato dal basso formato da persone, gruppi, collettivi e associazioni, percorre questa strada.
Questo movimento è definito “intersezionale” in quanto rivendica discriminazioni rispetto alle donne, alle persone LGBTQIA+ e ai migranti portando avanti una ‘lotta’ contro la violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, razzismo, sessismo, omofobia e transfobia.

‘Non una di meno’, quindi, si organizza nelle varie città per portare avanti i propri intenti. Abbiamo incontrato, a riguardo, le ragazze di ‘Non una di meno – Bari’ per capire il loro punto di vista sulla legge 194.

Per loro, in una nazione dove l’obiezione di coscienza raggiunge il 70% con interi reparti, soprattutto al sud Italia, in cui la totalità dei medici è obiettore, è palese che l’accesso all’aborto diventi complesso e dispendioso. Inoltre, sottolineano che l’aborto farmacologico con la RU486, utilizzata e prescritta fuori dagli ospedali nel resto d’Europa è un’opzione accessibile in poche strutture e ancora ben lontana da essere fruibile in piena libertà di scelta. In Italia in caso di somministrazione della pillola è previsto un ricovero obbligatorio di 3 giorni ed entro le 7 settimane di gravidanza, una procedura attuata unicamente nel nostro paese, mentre negli altri la RU486 è somministrata fino a 9 settimane e senza obbligo di ricovero. L’obiezione di coscienza, continuano, riguarda anche i farmacisti che re-interpretano la legge e si dichiarano obiettori, rifiutandosi di fornire la pillola del giorno dopo, farmaco contraccettivo e non abortivo.

La loro proposta, quindi, è quella di andare oltre la legge 194, e si mobilitano per l’abolizione dell’obiezione di coscienza, per avere un reddito finalizzato all’autodeterminazione, per ottenere welfare per una sanità pubblica, laica e per avere consultori aperti alle donne di qualunque età, alle persone gay, lesbiche, trans, e alle migranti.
Chiedono, inoltre, la possibilità di avere la contraccezione gratuita e l’accesso gratuito all’assistenza sanitaria per l’ivg (interruzione volontaria di gravidanza) per la gravidanza e il parto indipendentemente dalla cittadinanza e dai documenti e si battono per l’eliminazione delle sanzioni amministrative per le donne che ricorrono all’aborto fuori dalle strutture sanitarie pubbliche.

La possibilità, dunque, di poter mettere in atto i propri diritti, di poter usufruire di una legge (che comunque andrebbe rivista!) che, all’epoca, si ottenne con fatica e che a distanza di quarant’anni sembra debba essere riconquistata. Perché per i propri diritti è giusto lottare, sempre!

 

 

Tags: Abortodiritti delle donnefemminismoIrlandaNon una di meno
Share238Tweet149SendShare
Previous Post

Incontro con Zerocalcare: un crepuscolare contemporaneo tra accolli e demoni

Next Post

L’arte della fuga, le miserie quotidiane della vita di coppia

Luana Martino

Luana Martino

Ti potrebbero interessare

Vape la parodia di Grease a Broadway
New York

Il musical che smonta Grease e il mito della leggerezza

by Monica Straniero
21 Novembre 2025
Irene Maiorino: “Lila mi ha cambiata. È la mia ombra grande”
New York

Irene Maiorino: “Lila mi ha cambiata. È la mia ombra grande”

by Elena Marcheggiano Dal Forno
11 Maggio 2025
Marco Sabatini, violista e sperimentatore sonoro, ritratto a New York con la sua viola:
New York

Marco Sabatini, una viola tra due mondi

by Monica Straniero
11 Maggio 2025
Truth be Told con Francesca Rivera
New York

Truth be told: la verità è solo una questione di prospettiva?

by Monica Straniero
14 Febbraio 2025
Mark Moses è Mark e Melissa Gilbert è Helen in Still. Foto di Maria Baranova
New York

“Still”, il tempo che resta: un amore, un confronto, una battaglia

by Monica Straniero
9 Febbraio 2025

Articoli + popolari

  • Pumbino

    Pumbino non ce l’ha fatta. E il suo addio commuove il web

    6965 shares
    Share 2785 Tweet 1741
  • Bob Dylan zittisce il pubblico dell’Auditorium di Roma

    2276 shares
    Share 910 Tweet 569
  • “Un uomo di nome Otto”: un’accattivante commedia con Tom Hanks

    2274 shares
    Share 910 Tweet 569
  • Under 30, il premio per i giovani attori italiani

    1882 shares
    Share 752 Tweet 470
  • Antoni Benaiges: Una storia di coraggio e memoria

    1688 shares
    Share 675 Tweet 422

Articoli recenti

Fabrizio Bentivoglio al Teatro India e Lucia Mascino al Teatro Torlonia concludono il Flautissimo Festival 2025

Fabrizio Bentivoglio al Teatro India e Lucia Mascino al Teatro Torlonia concludono il Flautissimo Festival 2025

5 Dicembre 2025
Palazzo Dama a Roma

La nuova stagione di Palazzo Dama: piscina riscaldata e spa nel cuore di Roma

5 Dicembre 2025
MIKA – fuori ora il singolo “IMMORTAL LOVE”

MIKA – fuori ora il singolo “IMMORTAL LOVE”

5 Dicembre 2025
Tommaso Paradiso

“Forse” di Tommaso Paradiso in cima alle classifiche

5 Dicembre 2025
Dubrovnik by Julien Duval

Da Dubrovnik a Roma, tutto l’anno: si decolla senza stagione

5 Dicembre 2025
Salmo al Firenze Rocks

Salmo conquista Milano e annuncia la sua partecipazione a Firenze Rocks

5 Dicembre 2025
Lo Schiaccianoci, Teatro Brancaccio

Lo Schiaccianoci torna a Roma in una versione visionaria

5 Dicembre 2025
Simone Belli

Simone Belli: “Be Your Muse” – La Magia del Natale tra Bellezza ed Emozioni

5 Dicembre 2025
Bambole di Pezza

Sanremo 2026: ecco i volti nuovi che (forse) non conosci

2 Dicembre 2025
Panettone Maximo 2025

Panettone Maximo 2025: I vincitori

2 Dicembre 2025

thespot-sito

Privacy Policy - Cookie Policy - Contatti

  • Progetto
  • Contatti
  • Partner
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018

TheSpot.news
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Lo facciamo per migliorare l'esperienza di navigazione e per mostrare annunci personalizzati. Il consenso a queste tecnologie ci consentirà di elaborare dati quali il comportamento di navigazione o gli ID univoci su questo sito. Il mancato consenso o la revoca del consenso possono influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
  • Gestisci opzioni
  • Gestisci servizi
  • Gestisci {vendor_count} fornitori
  • Per saperne di più su questi scopi
Visualizza le preferenze
  • {title}
  • {title}
  • {title}
No Result
View All Result
  • Arte e Cultura
  • Cinema
  • Attualità
  • Eventi
  • Musica
  • Spettacoli
  • Serie Tv
  • Teatro
  • Televisione

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma numero 151 del 19/09/2018