Tuttsommato, siamo in parte ciò che abbiamo trovato sulla nostra strada. E la strada, Maestra d’arte e di vita, non accetta definizioni, canoni, stilemi, categorie. Può, forse, solo essere catturata in quel minuto, in quell’immagine, lo stesso che interessava e appassionava veramente Henri Cartier-Bresson. Perché si sa, che sia di giorno che sia di notte, in strada qualcosa accade. Sempre.
Partiamo, dunque, le premesse ci sono tutte: quella che sta per iniziare in esclusiva a Milano non è una semplice mostra. Lo Street Photo Milano si preannuncia già come un’esperienza a 360 gradi nell’arte della fotografia di strada, a cui fotografi, appassionati o curiosi non possono proprio mancare.
L’obiettivo dell’evento, in partnership con Leica, è creare uno scambio globale per presentare il meglio della street photography e della fotografia documentaria contemporanea e favorire l’interazione culturale tra fotografi – che siano affermati, emergenti, esperti o semplici amatori – e comunità.
Mostre, portfolio review, photowalk, workshop curati da quattro fotografi del calibro di Craig Semetko, Fulvio Bugani, Rui Palha e Alan Schaller e una masterclass di 5 giorni con Bruce Gilden sono solo le principali iniziative del primo festival internazionale di street photography.
Ma c’è molto altro. Come, ad esempio, il contest “Italy Photo Series”, interamente dedicato a immagini che documentano la vita contemporanea nel nostro Paese.
Andrea Bianco, Yuro De Iuliis, Gianluca Muraglia, Stuart Paton, Liliana Ranalletta, Mirko Saviane, Mariano Silletti e Tommaso Vaccarezza sono gli otto street photographer che esporranno i propri lavori durante tutte le giornate del festival e che si contenderanno il podio del 5 maggio.
La premiazione sarà decretata da una giuria di tutto rispetto: la photo editor di Vogue Italia Alessia Glaviano, il fotoreporter Alessandro Penso, vincitore del World Press Photo sezione General News nel 2014, e Nick Turpin, street photographer fondatore di iN-PUBLiC, uno dei più importanti collettivi internazionali di street photography.
Le foto finaliste saranno esposte anche in Leica Galerie Milano, al Miami Street Photography Festival di dicembre e poi all’History Miami Museum.
Nemmeno la location che ospiterà il Festival è scevra da profondo significato e contenuto simbolico. Si tratta dello Spazio Edit di Milano, il luogo che nel 1966 ha ospitato la prima photo agency italiana, l’Agenzia Grazia Neri. Spazio particolare, molto milanese, saturo di luce accecante ma al contempo ben nascosto in un cortile all’ombra dei grattacieli di piazza Gae Aulenti. Ancora una volta, giochi di riflessione e rifrazione. E cos’è la fotografia se non gioco perpetuo di luce ed ombra?
Tutte le informazioni sul festival e le iscrizioni alle attività sono disponibili sul sito www.streetphotomilano.org.