A Palermo dal 7 al 10 novembre si terrà Sherbeth, il Festival Internazionale del Gelato Artigianale. È la diciassettesima edizione. Parteciperanno più di cinquanta maestri gelatieri da diversi paesi. Gli stand saranno disposti lungo via Maqueda e in piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo.
Durante i quattro giorni sono previste degustazioni, incontri e spettacoli. Nei talk si parlerà di materie prime, tecniche di mantecazione, nutrizione e nuove tecnologie. Saranno coinvolti consorzi, associazioni di categoria e professionisti del settore.
Sherbeth è nato per diffondere la cultura del gelato artigianale e oggi è considerato uno dei principali appuntamenti del settore. Gli organizzatori lo definiscono “il luogo in cui succedono le cose” del vero gelato artigianale.
Il festival si concluderà con la consegna del Premio Procopio Cutò, dedicato al palermitano che secondo la tradizione inventò il gelato moderno. La giuria tecnica valuterà ogni gusto in gara secondo criteri precisi: equilibrio delle ricette, pulizia aromatica, tecnica di lavorazione e persistenza al palato. Il premio intende riconoscere qualità, creatività e coerenza con l’eccellenza artigianale.
Durante la conferenza di presentazione a Roma, nella sede della Stampa Estera, la maestra gelatiera Giovanna Musumeci del direttivo tecnico ha detto che il tema di quest’anno è “L’innovazione è una tradizione”. Ha spiegato che Sherbeth ha sempre accolto e spesso anticipato i cambiamenti di un mercato in evoluzione, mantenendo il legame con il territorio e con le radici della tradizione siciliana.
Il festival si fonda su una carta dei valori che raccoglie dieci parole: patrimonio, cultura, territorio, artigianalità, innovazione, nutrimento, comunità, conoscenza, passione e futuro. È un documento condiviso da organizzatori, gelatieri e pubblico.
Il nome Sherbeth deriva dal termine arabo che indicava il sorbetto granito. In Sicilia veniva preparato con la neve dell’Etna e delle Madonie, il sale marino e la canna di Persia. Gli organizzatori dicono che è una parola antica ma senza tempo, che racconta la storia di un’isola e dei suoi incontri.
Per quattro giorni il centro di Palermo sarà attraversato dal profumo di gelato e dalle lingue dei maestri arrivati da diversi paesi. Saranno presentati gusti tradizionali e nuovi esperimenti. I visitatori potranno assaggiare, ascoltare e guardare. Come ogni anno Sherbeth non sarà solo una festa, ma un modo per parlare di lavoro, cultura e futuro attraverso qualcosa di apparentemente semplice: un gelato.

















