L’ispirazione viene da “Lo chiamavano Jeeg Robot”, di Gabriele Mainetti, in particolare dall’antagonista-rivelazione del film, da cui deriva il nome del drink, “Lo zingaro”, il “bastardo sofferente”. L’uso del VII Hills Italian Dry Gin è dovuto al fatto che la storia è ambientata tra i Sette Colli romani. Legandolo al Liquore Strega, evergreen come la musica in testa al personaggio. Al posto del cordial lime, l’aceto di vin cotto (la parola ‘cotto’ stessa riporta a una scena del film). Quindi il bitter al sedano, per esaltare una delle botaniche principali del VII Hills Italian Dry Gin, per poi chiudere con la Gosling’s Ginger Beer e uno spicchio di lime. Un drink fresco, come la ventata d’aria portata dal film nel panorama italiano.
La preparazione è semplice come per un supereroe sollevare un auto. Così Giovanni Maffeo del quanto basta di Lecce con la tecnica dello shake&strain, raccomanda di versare tutti gli ingredienti, esclusa la ginger beer, all’interno dello shaker e shakerare con forza. Filtrare il tutto in un bicchiere tumbler alto raffreddato. Colmare il bicchiere di ghiaccio e aggiungere la Gosling’s Ginger Beer. Guarnire con uno spicchio di lime.