PizzAut è un progetto ideato da Nicola Acampora, educatore brianzolo e padre di Leo 9 anni, autistico. La campagna di crowdfunding servirà a raccogliere 60mila euro per aprire, si spera entro l’anno, il primo ristorante interamente gestito da ragazzi con autismo.
Ad oggi la raccolta fondi è arrivata a 53mila: aprire un locale è ormai un sogno realizzabile. La difficoltà maggiore resta la gestione del locale, in particolare degli ordini. In aiuto è arrivata la tecnologia di Samsung che ha creato una app per consentire a ragazzi con autismo di gestire in autonomia il loro ristorante: È un software basato su immagini e icone semplificate che renderà più facile il compito da svolgere perché consentirà anche ai ragazzi poco verbali o che non sanno leggere e scrivere di prendere le ordinazioni dai loro clienti durante i turni. Individuare la pizza scelta dal cliente, le variazioni di ingredienti, il tipo di cottura. Gli ordini raccolti in sala vengono infatti trasmessi in cucina in tempo reale, dove altri tablet collegati alla stessa rete visualizzano le comande per i pizzaioli in modo veloce.
L’idea di Pizza aut è quindi rendere più raggiungibile l’ingresso nel mondo delle professioni per ragazzi con autismo e dimostrare che possono fare molto di più di quanto non si pensi, anche gestire un forno a legna e preparare un impasto. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), i disturbi dello spettro autistico colpiscono nel mondo un bambino su 160. In Italia sono circa 600mila famiglie toccate dal fenomeno.
Il sodalizio tra Pizza aut e Samsung è la dimostrazione che la tecnologia non è da demonizzare, anzi possono sostenere l’evoluzione del tessuto sociale ed economico, per rendere le comunità più vivibili e le imprese più responsabili socialmente.